Dopo un intervento di asportazione della laringe, inizia un periodo di riabilitazione fonoria, cioè un periodo di transizione in cui si deve ri-imparare a parlare.
Questo perché la voce è prodotta dalle corde vocali collocate all'interno della laringe. Per parlare si emette un po' di aria che passando attraverso le corde vocali opportunamente aperte e chiuse (in maniera inconscia, se non si hanno problemi, dopo aver imparato ad articolare i suoni nella prima infanzia).
Dopo l'intervento di laringectomia totale la situazione è completamente diversa, dato che non c'è più la laringe e neanche le corde vocali, quindi è necessario imparare a emettere suoni con l'aiuto del logopedista e degli appositi esercizi che farà fare.
I tre modi più comuni che i pazienti hanno per iniziare nuovamente a parlare dopo l’operazione sono: la voce protesica (tracheo-esofagea), il laringofono e la voce esofagea.
La voce sarà diversa da quella di prima, perché non è più generata dalle corde vocali. Con la voce esofagea e la voce tracheo-esofagea, la nuova sorgente della voce sarà un segmento del tratto faringo-esofageo.
I logopedisti aiuteranno i pazienti ad affrontare questa nuova situazione, focalizzando la attenzione nei diversi modi esistenti che potranno rendere la voce di nuovo chiara e comprensibile.

Come si genera la voce dopo la laringectomia totale
Laringofono
Il laringofono è uno dei modi che ti permette di effettuare la riabilitazione fonatoria dopo aver subito una laringectomia totale. Alcuni lo utilizzano come unico metodo per parlare, mentre altri lo usano come supporto quando non è possibile parlare con voce protesica.
Questo metodo comporta l’utilizzo di un dispositivo esterno portatile che genera delle vibrazioni quando viene appoggiato alla pelle del collo o delle guance. La vibrazione sonora creata dal laringofono viene poi modellata dalla lingua e dalle labbra e convertita in voce comprensibile.
Va detto che la voce prodotta dal laringofono può essere solo in parte modulata e risulterà potente ma "robotica".
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Protesi fonatoria
La protesi fonatoria viene inserita in una piccola apertura (fistola) tra la trachea ed il tubo digerente (esofago). La fistola di solito viene allestita durante l’operazione per darti la possibilità di parlare il prima possibile.
Dopo l’operazione, la respirazione avviene tramite l’apertura nel collo (chiamata anche tracheostoma). Quando si chiude lo stoma prima dell’espirazione, l’aria che arriva dai polmoni passa dalla trachea, attraverso la protesi, all’esofago prima di raggiungere la bocca. Quando l’aria espirata attraversa la parte alta dell’esofago, la mucosa del tratto faringo-esofageo inizia a vibrare. Queste vibrazioni creano i suoni che diventano parole intellegibili grazie alla lingua ed alle labbra.
La qualità della voce è più naturale, la parlata sarà fluente, completa, e con un tempo di fonazione più lungo.

Voce esofagea
La tecnica della Voce Esofagea utilizza i tessuti naturali del corpo come nuova sorgente della voce ed è necessario immettere piccole quantità di aria nell’esofago prima di spingerle fuori. L’ingestione dell’aria fa vibrare l’esofago e genera il suono che viene poi modulato dalla lingua e dalle labbra per creare le parole.
Tra le tre diverse opzioni per la riabilitazione polmonare, la voce esofagea è il metodo più vecchio e anche il più difficile da apprendere.
Vantaggi: permette di parlare a mani libere. Svantaggi: difficile da imparare.